mercoledì 27 luglio 2011

Il telefono, la tua voce...


Dalmine, 27 luglio 2011
Caro diarietto,
ho una certa età, sufficiente per ricordare i tempi in cui non c'era ancora il telefonino. Una volta, secoli fa credetemi, i telefoni portatili non esistevano. Come abbiamo potuto vivere senza, me lo chiedo ancora... C'erano i telefoni fissi in casa e quelle cose, ormai quasi introvabili oggi, che erano le cabine telefoniche. I telefoni erano in genere in bachelite,una specie di resina lucida, in svariati colori e avevano quel meraviglioso disco selettore con dieci buchi: si infilava il dito sulla cifra da comporre, si ruotava in senso orario e, con un suono molto caratteristico, il disco tornava indietro perché si componesse l'altra cifra. Avevano anche un filo a spirale che immancabilmente si ingarbugliava. Che tenerezza. Hanno fatto un'applicazione per iphone che riproduce il suono che faceva il disco selettore. Allora c'erano anche le segreterie telefoniche dove su una audiocassetta si potevano registrare i messaggi dopo il bip. Tornavi a casa e guardavi la lucina, se lampeggiava avevi ricevuto dei messaggi, riavvolgevi il nastro e li ascoltavi. Non eri raggiungibile in ogni momento e in ogni luogo come adesso. C'era anche il cercapersone, un aggeggino che suonava quando qualcuno ti chiamava: allora dovevi guardare il numero e chiamarlo da una cabina, se eri in giro. Le cabine, già, erano spesso inservibili, vandalizzate. Quando funzionavano, e non c'era nessuno che telefonava in Australia, ci si mettevano dentro dei gettoni, dischetti color bronzo, tipo monetine, con delle scanalature parallele, una da un lato e due dall'altro. Se dovevi fare una lunga telefonata, ne inserivi un po' e tenevi un mucchietto sopra il telefono, impilati uno sull'altro. Un bip ti avvisava che era il momento di infilarne ancora. Quando avevi finito riattaccavi e i gettoni non utilizzati cadevano giù facendo un rumore tipo slot-machine, quando vinci. Li raccoglievi da un apposito alloggiamento e via. Dai gettoni si è passati alle monete e dalle monete alle schede telefoniche.
Anche se adesso ci pare incredibile, si poteva vivere ed essere felici, anche senza il cellulare. Eh già.

1 commento:

  1. io ce l'ho ancora il telefono in bachelite a muro e guai a chi me lo tocca!!!

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