Dalmine, 29 settembre 2011
Caro diarietto,torno a casa dal lavoro alle dieci e mezzo stanco morto e sento l'irresistibile richiamo del mio bel lettone morbido.
Poi mi dico, be' fammi dare un'occhiata a Facebook, un cinque minuti. Guarda questo e leggi quello e ascolta quell'altro, scrivi qua e rispondi là, la stanchezza pare svanita. Come per incanto! Chissà com'è, se fai qualcosa che ti piace non senti più la stanchezza. O meglio non la percepisce la tua mente, mentre il corpo la sente eccome. Come se tra corpo e mente ci fosse un dialogo, privato, che tu non puoi ascoltare, del tipo:
_Ho le ossa rotte, devo riposare.
_Ma che dici? Io sono ancora bello sveglio.
_Tu lavori ma fino a un certo punto. La fatica la faccio io!
_Ma se non ci fossi io non potresti coordinare i movimenti...
_Vero! Ma se non ci fossi io non avresti nessun movimento da coordinare...
Io fatico, mentre tu ti perdi nei tuoi pensieri...
_E meno male, sennò sai che palle...
Insomma, sono andato a letto all'una e mezzo.