mercoledì 28 settembre 2011

La copertina di Ballarò


Dalmine, 28 settembre 2011
Caro diarietto,
quando guardo gli interventi satirici di Maurizio Crozza in televisione mi diverto come un matto. E mi diverte anche guardare le reazioni dei politici in studio. Alcuni ridono fino alle lacrime, altri stiracchiano un sorrisino di circostanza, alcuni addirittura replicano al comico, altri ancora rimangono assolutamente freddi e impassibili. La satira colpisce duro, dice cose vere nella sostanza ma trasfigurate nella caricatura, nell'iperbole. Se non dicesse niente di vero non ci sarebbe ragione di prendersela tanto. Sarebbe innocuo umorismo. Chi viene attaccato da Crozza sa in cuor suo che è tutto vero! E s'incazza, anche se cerca di non darlo a vedere. E fa chiudere i programmi. Al potere non piace essere messo in ridicolo. Hanno paura che diventi senso comune, come infatti puntualmente avviene. "Una risata vi seppellirà": che bella frase. Peccato che in Italia non funzioni. Ci si sganascia dalle risate ma chi detiene il potere non si schioda neanche a cannonate. Non ha il senso del ridicolo.

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