Dalmine, 12 settembre 2011
Caro diarietto,un ciao non si nega a nessuno. Ma è così, è proprio così? Ci sono diverse situazioni. In fabbrica, per esempio, conosco un sacco di gente. Quando li incrocio mi viene spontaneo salutarli. Ecco come reagiscono. Si va da quelli che mi vedono da lontano, ho una sagoma molto riconoscibile, e si sbracciano: Ciaaao Sileno! Io a volte vedo solo un puntino lontano, non so chi sia, ma rispondo lo stesso al saluto: Ciaaao e penso: Ma chi cavolo era? Poi ci sono quelli che con uno sforzo sovrumano, si vede proprio, biascicano un c'o velocissimo. Quelli che ti guardano perplessi: Ma come si permette di salutarmi? Quelli che ti guardano attraverso, come se tu fossi invisibile, guardano oltre, magari sono sovrapensiero. Quelli che stirano impercettibilmente gli angoli della bocca, una specie di sorriso abortito, poco convinto, senza far uscire un suono che sia uno. Quelli che ti sorridono senza dire niente, ma un sorriso comunque comunica. Tante persone, credo non ti vogliano dare la soddisfazione di farti sentire che esisti! Ci vuole così poco: è una sillaba, si pronuncia in un respiro. Mi viene in mente una bellissima striscia di Charles Schulz, dei Peanuts, così a memoria: c'è Charlie Brown che camminando ingrugnito ripete a se stesso: Che brutta giornata, ma che brutta giornata. Ad un certo punto incrocia Lucy che gli dice sorridendo: Ciao bello! e lui, da quel momento, radioso: Ma che bella giornata, che magnifica giornata...
Tante persone, credo non ti vogliano dare la soddisfazione di farti sentire che esisti! Hai ragione certe persone ti ignorano per sminuire.....che pezzenti! Bravo, proprio bravo!
RispondiEliminaCiaooo Sileno
Grazie Francesca!
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