giovedì 6 ottobre 2011

Abbracciamoci

Dalmine, 6 ottobre 2011
Caro diarietto,
se c'è una cosa che ci dà una immediata sensazione di benessere, un vero toccasana, questa è l'abbraccio. Ce ne scambiamo sempre troppo pochi. Di solito solo con alcune persone. E solo in determinate circostanze. Comporta un contatto molto ravvicinato che crea imbarazzo in molta gente. Come se il loro spazio fosse stato violato. Come se fossero nudi, allo scoperto. Ci sono abbracci e abbracci. C'è l'abbraccio frontale, c'è l'abbraccio alle spalle, c'è l'abbraccio laterale. Ci si abbraccia anche da soli, in special modo se ci sentiamo molto vulnerabili, quasi come una forma di affetto verso se stessi, di rassicurazione o di difesa. Molta gente evita di abbracciare pensando che abbia in sé qualcosa di troppo intimo, quasi sessuale. Se due si abbracciano con trasporto si sente un'energia circolare fra i due corpi, una sensazione bellissima. Se invece chi abbraccia si irrigidisce e mantiene la distanza, sfiorando appena l'altra persona, il disagio è assicurato. È come un rifiuto. Chi rifiuta un abbraccio, azione così emozionale, così nutriente, davvero non sa che cosa si perde.

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