Dalmine, 1 ottobre 2011
Caro diarietto,c'era una volta l'usa e getta. Sembrava un'idea fantastica, era comoda, pratica, faceva aumentare la produzione industriale all'inverosimile, dando da lavorare a tanta gente e facendo arricchire a dismisura poca altra gente. Non c'era da star lì ad aggiustare qualcosa, o a lavarlo. Geniale! Solo che non avevano considerato un piccolo, trascurabile particolare: le miglia di tonnellate di rifiuti da smaltire! Con costi altissimi, per noi e per il pianeta. Ora pare che ci sia un'inversione di tendenza.
Sarebbe ora!
Una volta tante cose si facevano in casa, i contadini costruivano i propri attrezzi, ci si faceva il pane, la pasta, i vestiti, si comperavano i prodotti sfusi e non già confezionati. Gli oggetti si facevano riparare. Ed erano fatti per durare a lungo. Tutto ciò non giovava certo all'economia e non faceva crescere il prodotto interno lordo. Ma funzionava! E non sprecava inesorabilmente le risorse del pianeta. Dobbiamo ravvederci e fare parecchi passi indietro. Risparmio, riutilizzo, riciclo. Adeguare il nostro passo ai ritmi naturali della Terra. Possiamo farcela.
Dobbiamo imparare tutti e cominciare subito, ADESSO!
I discorsi sul far girare l'economia e far crescere il PIL ci hanno fatto girare ben altro! D'ora in avanti dobbiamo far girare la vita, far girare la felicità.
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