Caro diarietto,
gli inglesi quando vedono scritto casa sui loro elaboratori lo trovano strano? E gli fa schifo avere un topo tra le mani? Sono particolarmente contrari a mettere un'etichetta sulle loro foto? Penso proprio di no. Gli italiani sono diversi, sono particolari. A loro un elaboratore o un calcolatore sembrano troppo volgari, non suonano bene: meglio computer, parola che poi, ironia della sorte, gli inglesi hanno preso dal latino computare, attraverso il francese computer. A noi il latino non andava bene, chissà mai perché. Adesso i francesi lo chiamano ordinateur, gli spagnoli computadora e i portoghesi computador. Proporrei computatore...ma è una battaglia persa...
Per il resto a noi piace di più home, vuoi mettere...e maneggiare un mouse, converrete che sia molto più fine. Non sia mai che si possa etichettare o mettere un'etichetta alle foto, noooo...bisogna taggare, orrendo ibrido tra italiano e inglese. Mi chiedo sempre perché gli italiani, pur avendo una lingua così musicale e ammirata da tutti, la violentino in questo modo. Incomprensibile.
martedì 9 agosto 2011
lunedì 8 agosto 2011
Pixel volant, scripta manent...
Dalmine, 8 agosto 2011
Caro diarietto,oggi mentre digitalizzavo un libro mi è capitata una cosa spiacevolissima, a dir poco. Non so se hai mai acquisito le pagine di un libro con lo scanner. Credo proprio di no. Richiede una pazienza infinita, si copiano due pagine alla volta e ci vogliono parecchie ore. Quando avevo già finito le centosessanta pagine ecco il fattaccio. Faccio copia e incolla ma, per ragioni imperscrutabili, il computer non obbedisce, non incolla. Lo rifaccio diverse volte e niente, non vuole proprio incollare. E qui il dramma, faccio taglia e incolla. E puff...il documento non c'è più! Volatilizzato! Le parole che mi sono uscite di bocca in quel momento non posso ripeterle. Ma questo mi ha fatto pensare alla volatilità del digitale, sbagli qualcosa e perdi tutto in un istante. Mettiamo che quel documento avesse contenuto tutto il sapere dell'umanità e fosse stata l'unica copia. Per distruggere una biblioteca ci vogliono ore, giorni e una tempesta di fuoco, acqua o più semplicemente orde di topi voraci. Per i bit è questione di un attimo. Il digitale è tanto comodo, occupa poco spazio ma richiede un'attenzione particolare, di cui gli antichi amanuensi, fortunatamente, non avevano bisogno.
venerdì 5 agosto 2011
Nostressilvio3 grazie mille e...a prestissimo?
Dalmine, 5 agosto 2011
Caro diarietto,sono incazzato, anzi incazzatissimo! La Rete come sanno tutti è piena di spazzatura, come pure di cose meravigliose. Una di queste ultime era un canale Youtube: Nostressilvio3, conosciuto da tantissimi e visitatissimo. Svolgeva un servizio di divulgazione culturale notevole, pubblicava le puntate integrali di Annozero, Ballarò, Report, Presadiretta, Blu notte, In mezz'ora, L'infedele e tanti altri programmi televisivi. Lo faceva gratuitamente, a spese del suo tempo libero e molta gente, viste le carenze degli archivi multimediali televisivi, anche dal'estero, aveva così l'opportunità di riguardarsi le puntate con tutto comodo e di scaricarsele. In fondo, pagando noi il canone, le abbiamo già pagate no? Non lo faceva a scopo di lucro e poi, in fin dei conti, pubblicizzava i migliori programmi, li faceva conoscere a tante più persone. Non gli faceva concorrenza, al contrario. Avrebbero dovuto pagarlo e invece gli hanno chiuso l'account. Ci hanno privato tutti di un grande strumento di conoscenza, ci mancherà tantissimo.
giovedì 4 agosto 2011
Effetto domino
Dalmine, 4 agosto 2011
Caro diarietto,quando tanta gente si mette in testa un'idea e si impegna ed è convinta e motivata, può anche succedere che l'impresa abbia successo. Successo, già. È proprio quel che è avvenuto, con grande sorpresa di tutti, agli ultimi referendum. Dopo ben quindici anni di mancati quorum è avvenuto il miracolo. Va bene, hanno vinto i sì e ne sono felice, ma la cosa eccezionale è che, nonostante tantissimi remassero contro, moltissima gente è andata a votare e si sono raggiunti così i quorum. C'è stata un'enorme, allegra, ironica, creativa mobilitazione, un passaparola martellante sulle reti sociali, in special modo Facebook, che ha vinto. Ha vinto sull'inerzia, sull'indifferenza e sull'ignoranza dei più. Come diceva Gaber in una sua canzone "Libertà è partecipazione" e mai come in questa occasione ha funzionato l'effetto domino: tanti piccoli, piccolissimi contributi che messi insieme sono diventati una forza. Come tante minuscole goccioline che formano un onda gigantesca. Non riesco a immaginare niente di più sostanzialmente democratico.
Una vittoria, volenti o nolenti, di tutti noi.
mercoledì 3 agosto 2011
La fatica di esistere del topo inglese
Caro diarietto,
esistono cose molto difficili e faticose nella vita. Tanta gente ne risente in modo particolarmente acuto, è una faccenda seria: sto parlando dei crampi al mouse. È tutto così apparentemente semplice eppure procura immani tormenti. C'è un pollicino in su e un pollicino in giù. Se una cosa ti piace, clicchi su quello in su, se una cosa non ti piace clicchi su quello in giù. Richiede un istante. Io capisco quanto sia tremendo dover compiere queste scelte, quanto impegno e fatica comporti un'azione così impegnativa. Servirebbe a far sapere a chi ha pubblicato una cosa qualsiasi "questa è bella, mettine altre così, è interessante" oppure " questa è brutta, non vale niente, evita di metterne ancora in futuro". Comprendo che sono due alternative un po' troppo secche, dentro o fuori, ma servono. Magari ci vorrebbero più sfumature. Oppure no, già così è fonte di preoccupazioni, se fosse un tantino più complicato addio! Tant'è...
Attenti che ora la dico difficile: è un FEEDBACK. No, non preoccupatevi, non è un'infezione! Si tratta di una retroazione: permette a chi mette su una cosa di interagire con chi la riceve, di sapere come gli altri giudicano le cose che pubblica. Non è che uno sia tenuto a seguire queste indicazioni ma, magari ne tiene conto, le valuta. Serve ad entrambe le parti a crescere, a confrontarsi, a migliorarsi, a interagire più efficacemente e con maggiore soddisfazione reciproca. Sono perplesso, mi chiedo: c'è una cura, si potrà mai debellare il crampo al mouse?
esistono cose molto difficili e faticose nella vita. Tanta gente ne risente in modo particolarmente acuto, è una faccenda seria: sto parlando dei crampi al mouse. È tutto così apparentemente semplice eppure procura immani tormenti. C'è un pollicino in su e un pollicino in giù. Se una cosa ti piace, clicchi su quello in su, se una cosa non ti piace clicchi su quello in giù. Richiede un istante. Io capisco quanto sia tremendo dover compiere queste scelte, quanto impegno e fatica comporti un'azione così impegnativa. Servirebbe a far sapere a chi ha pubblicato una cosa qualsiasi "questa è bella, mettine altre così, è interessante" oppure " questa è brutta, non vale niente, evita di metterne ancora in futuro". Comprendo che sono due alternative un po' troppo secche, dentro o fuori, ma servono. Magari ci vorrebbero più sfumature. Oppure no, già così è fonte di preoccupazioni, se fosse un tantino più complicato addio! Tant'è...
Attenti che ora la dico difficile: è un FEEDBACK. No, non preoccupatevi, non è un'infezione! Si tratta di una retroazione: permette a chi mette su una cosa di interagire con chi la riceve, di sapere come gli altri giudicano le cose che pubblica. Non è che uno sia tenuto a seguire queste indicazioni ma, magari ne tiene conto, le valuta. Serve ad entrambe le parti a crescere, a confrontarsi, a migliorarsi, a interagire più efficacemente e con maggiore soddisfazione reciproca. Sono perplesso, mi chiedo: c'è una cura, si potrà mai debellare il crampo al mouse?
martedì 2 agosto 2011
Faccine, belle faccine...:) :(
Dalmine, 2 agosto 2011
Caro diarietto,quando si scrive non si può mettere sulla pagina l'espressione che assumiamo mentre parliamo, o forse un pochino sì. Le faccine, che contrappuntano i nostri scritti servono a questo. A volte rafforzano ciò che stiamo scrivendo; altre volte smorzano una frase magari un po' dura, come a dire, "sì abbiamo detto una cosa un po' sgradevole, ma l'abbiamo detta sorridendo, non prenderla proprio alla lettera insomma". Ce ne sono di tanti tipi, fatte in genere con i due punti, le parentesi e pochi altri segni: il sorriso :), il disappunto :( , c'è pure l'occhiolino ;) o la linguaccia :P, c'è lo stupore :O e tante altre. Sono immediate e comunicative. Aiutano ad esprimere qualcosa, oltre le parole: qualcosa che si potrebbe comunicare solo guardandosi in faccia e aggiungono una nota un po' infantile, sì, ma tanto tanto divertente.
lunedì 1 agosto 2011
Immagini della nostra esistenza
Dalmine, 1 agosto 2011
Caro diarietto,le immagini sono importanti nella nostra vita e oggi voglio parlare del mezzo più straordinario per acchiapparle e conservarle: la fotografia. La fotografia ha fatto un notevole balzo in avanti con la tecnologia digitale. Anche se qualche irriducibile nostalgico utilizza ancora le fotocamere analogiche, i vantaggi del digitale sono enormi. Niente più rullini, niente più dover scegliere tra bianco e nero e colore o tra foto e diapositive. Nessun rischio, aprendo inavvertitamente l'apparecchio, di bruciare tutte le foto. La possibilità di vedere il risultato immediatamente e di rielaborare le immagini facilmente. Ora si possono scattare migliaia di foto senza consumare costosi rullini e senza costosissimi obiettivi. Miliardi di meravigliosi pixel. È il trionfo della creatività. Un clic ed è fatta! La nostra vita non potrà più passare inosservata, almeno ci avremo provato a lasciare un segno del nostro breve passaggio da queste parti.
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