Caro diarietto,
ti sembrerà strano ma la barba significa qualcosa. Io la porto lunga e a guardarla così superficialmente può sembrare molto ordinata. Non è così. Se guardi un singolo pelo ti accorgi che è tutto storto, ha delle curve imprevedibili. Non ce ne sono due uguali. Crescono in direzioni del tutto caotiche. Li puoi pettinare, spazzolare, spuntare ma fanno quello che vogliono. Sono come un disegno tratteggiato. Per ricreare una sfumatura con la matita si fanno tanti piccoli tratti, di lunghezza, spessore, tono e direzione diversa. Ma il risultato finale è omogeneo. Che le singole linee non siano tutte uguali non ha alcuna importanza. È l'insieme che conta. Come per la barba. E questo mi porta a pensare che la confusione, il caos esistono. Non tutto è prevedibile. L'ordine non regna sovrano dappertutto. Bisognerebbe farsene una ragione. Una certa dose di imprevedibilità è inevitabile. Auspicabile, forse. E quando accarezzo la mia folta barba so che è così. So che la vita è così.
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