giovedì 11 agosto 2011

Cambio di programma


Dalmine, 11 agosto 2011
Caro diarietto,
c'è un imbarbarimento generale, lo sappiamo tutti, che ha colpito anche la televisione. Una volta, mi ricordo, c'era più rispetto per i telespettatori. L'annunciatrice, essere quanto mai superfluo, d'un tratto si rendeva utile. Se un programma previsto ad una certa ora, per qualche ragione non andava in onda, l'annunciatrice, con l'espressione adeguata alla triste circostanza declamava:"La prevista puntata di (il nome dalla trasmissione) oggi non andrà in onda a causa di (il motivo), al suo posto andrà in onda (l'altra trasmissione), la trasmissione (quella di prima) andrà in onda in data (giorno e ora). Ci scusiamo con gli ascoltatori". La ragazza così aveva giustificato il qualche modo il suo stipendio ed eravamo tutti più contenti. Contrariati sì, ma almeno avevano avuto la gentilezza di avvisarci. Adesso stanno lì a sorridere strizzando gli occhietti e ammiccando al telespettatore, dicendoti cose di cui possiamo informarci anche meglio da tantissime altre fonti e non ti danno gli avvisi che sarebbero utili. Lo stesso succede per le repliche. Te ne accorgi che sono repliche solo perché magari il conduttore ha molti più capelli e sono più scuri, altrimenti...Basterebbe una scritta in sovrimpressione: "replica della puntata del ...". Troppa fatica. Poi ti fanno le "macedonie" riciclando pezzi dello stesso programma già andati in onda e montandoli in modo diverso, tipico dei programmi di documentari o di viaggi.
Si potrebbe concludere col celebre "...e io pago!" e infatti concludiamo proprio così.

2 commenti:

  1. poi l'estate è il paradiso della tv patchwork...ma non sarebbe meglio lasciar campo ad autori esordienti?

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  2. Infatti sarebbe meglio Francesca. Ma io credo che sarebbe ancora meglio che la tv diventasse come la Rete. I contenuti sono lì a disposizione di tutti, vedi quello che vuoi, all'ora che vuoi e quante volte vuoi. Sarebbe la tv on demand. Solo che loro la considerano un lusso che devi pagare a parte!

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